Il Cilento tagliato a metà… Gino Fedullo

Casal Velino. Tetti spioventi. Case rifinite. Porte integrate nel paesaggio. La natura cresce e rigoglia senza limiti. La bellezza l’accompagna. Vengono cancellati, in un solo colpo, quegli abusi edilizi, tanto cari al Sud Italia, che deturpano, nel proprio incedere alla fine della valigetta piena di soldi. Qui i fili vengono ricoperti, le pareti intonacate, finanche colorate, e ti viene voglia di restare. C’è rispetto per le cose, con tracce piemontesi di superbia e di rigetto verso il turismo smaccato.
Nonostante la distanza, l’agriturismo I Moresani accoglie accenti impervi, fragili vaneggiamenti di zanzare e musica di strada. Il silenzio viene squarciato come il sonno. Per il disturbo non si crea mai una deferenza sociale. Si celia su tutto, pure sul caso. Ma gettatomi alle spalle lo spiacevole inconveniente (macchina posseduta, ospiti dalle orecchie micronizzate e telefonate inopportune…), mi trovo circondato dalla natura e dalla cura per gli esterni, e dalla solerzia, molto meridionale, di rabberciare gli spazi vitali e di convogliare più persone possibili in mini stanze e in bagni architettati per il nano di Fantasilandia.
Il personale mi persuade il giusto, la comunicazione anche, Gino (da Biagio diventato Biagino…) pure. Il pranzo che mi prefiggo, salta per verecondia nei confronti dello stupore. Per tutto il resto, invece, si può fare di più, partendo comunque da una base molto alta. Gli impegni e la diffidenza dirimono il mio procedere. Gino Fedullo non mi ha convinto e non mi convincerà. Tant’è, sia per lui, sia per me. Ha quell’aria annoiata e stanca dell’impegno e della cattiva gestione. La comunicazione è un diritto che si conquista…
I troppi impegni e il rispetto per il passato hanno permesso la resistenza del vecchio allevatore. Quello che bada al sodo. Quello che la selezione della razza è una  masturbazione mentale. Lo stesso che ha in mano capre cilentane (ormai in minoranza, con mio sommo dispiacere…), saanen e camosciate delle alpi, senza possedere la conoscenza per una selezione genetica verso la purezza. Che rimane intatta negli ettari di bosco dediti al pascolo e all’alimentazione. Nella beatitudine più estrema.
La miscellanea vale anche per i suini: duroc che vanno ad incrociare il nero casertano. Salumi, stanze di stagionatura segrete e vietate, macellazione. Il risultato rimane nell’afasia…
Gino è salito agli onori delle cronache per essere il referente del Presidio Slow Food del cacioricotta del Cilento. Un formaggio povero. Quello che per contadini e allevatori rappresentava l’indigenza, la sussistenza e la quotidianità di spazi distanti dal luogo comune (la Campania, con le sue bufale, i suoi maiali, le sue pastiere e i suoi pastai). Questo Cilento è un acquerello di avanguardia surrealista. E la capra, con la sua lontananza dalle tradizioni regionali e casearie, è il vessillifero della diversità.

Il formaggio presidiato è chiaramente quello sbagliato. Ecco una delle poche concordanze con Gino. Coagulazione termica della ricotta e coagulazione presamica della semplicità territoriale. Fresco è una ricotta più cremosa, ottima nei dolci e nelle colazioni. Di media stagionatura è un latticino buono ma di passaggio. Compatto e vorace al gusto. Palato asciutto. Stagionato è un buon accompagnamento per la pasta.

Le cagliate lattiche non sono né figlie né genitrici di queste lande e di queste tradizioni. Lontane, un po’ per poetiche diverse, un po’ per difficoltà intrinseche nella tessitura delle abitudini, legate al caldo e alle lamentele.
Però c’è un però. Gino manda un suo vassallo a recuperare una presamica. Caprino a latte crudo affinato nel fieno. Piccante, profondo, granuloso. Ottima palabilità, umido e camaleontico. Molte bocche che definiscono, spendono la parola pecorino. Veramente buono…

Oltre questo e oltre la bellezza pittorica, non c’è molto altro. Sfiati di incompatibilità. Le colpe si condividono, almeno nel mio almanaccare. L’interesse come mediazione è un’arte conviviale che si trova per caso e poi si cura… Heidegger è proprio morto…

AGRITURISMO I MORESANI
LOCALITA’ I MORESANI
CASAL VELINO (SA)

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